ENTE MORALEScuola dell’infanzia di castano Primo

Progetto Educativo

1. LA SCUOLA DELL’INFANZIA

Origine e sviluppo della scuola

La Scuola dell’Infanzia “Ente Morale”, situata in via Diaz a Castano Primo (MI), ha avuto origine nel 1889 per rispondere alle esigenze delle famiglie che si sono consociate attorno alla Parrocchia San Zenone allo scopo di dare ai loro figli una educazione completa fin dalla prima infanzia.

Nel 1975, dopo l’espandersi della popolazione verso il nord della città, l’”Ente Morale” ha provveduto alla costruzione di una seconda Scuola dell’Infanzia, in via Giolitti, presso la Parrocchia Madonna dei Poveri, prefiggendosi gli stessi obiettivi.

Attualmente le Scuole dell’Infanzia “Ente Morale”, uniche nella città di Castano Primo,  offrono un servizio a tutta la popolazione, indipendentemente dalla nazionalità e dalle convinzioni religiose degli utenti.

Si presentano come scuole cattoliche salesiane; infatti sono gestite, a livello pedagogico-didattico dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, Istituto religioso fondato da San Giovanni Bosco e da Santa Maria Domenica Mazzarello.

Nell’ attività educativa le religiose sono coadiuvate da personale laico in possesso dei titoli richiesti per l’educazione dei  bambini dai tre ai sei anni.

Nel 2001 le Scuole dell’Infanzia “Ente Morale” di via Diaz e di via Giolitti ottengono dal Ministero della Pubblica Istruzione la Parità ai sensi della legge n° 62 del 10 marzo 2000.

Entrambe le scuole svolgono un servizio pubblico, improntato ai principi della Costituzione e promuovono la crescita integrale dei bambini che le frequentano.

La loro azione educativa si ispira al Sistema Preventivo di San Giovanni Bosco  e si conforma alle Indicazioni Nazionali emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Gestione

Le Scuole dell’Infanzia di via Diaz e via Giolitti sono gestite dall’”Ente Morale Scuola Materna di Castano Primo” – I.P.A.B. – tramite il proprio Legale Rappresentante.

2. IL PROGETTO EDUCATIVO DELLA NOSTRA SCUOLA

Nella scuola il progetto educativo, in sintonia con il Progetto Educativo Nazionale (PEN), , costituisce un punto di riferimento comune e condiviso e uno strumento indispensabile per progettare e programmare la proposta educativa.

La domanda delle famiglie

I genitori chiedono alla nostra Scuola dell’Infanzia:

  • il riconoscimento della loro titolarità educativa
  • un servizio educativo di qualità sia professionale che relazionale
  • possibilità di confronto, di condivisione e collaborazione
  • partecipazione alla vita della scuola
  • formazione e sostegno nel loro compito educativo

I bisogni dei bambini

I  bambini dai tre ai sei anni manifestano:

  • il bisogno di un ambiente accogliente, sereno e familiare
  • il bisogno di adulti amorevoli, ma anche fermi e protettivi
  • il bisogno di conoscere e di fare esperienze
  • il bisogno di relazioni con i compagni e con adulti diversi dai genitori
  • il bisogno di autonomia
  • il bisogno di spazi di movimento e di  possibilità di gioco
  • il bisogno di regole per la loro vita in comune
  • il bisogno di ordine e di spontaneità
  • il bisogno di sviluppo armonico di tutte le dimensioni della loro persona

I motivi ispiratori del progetto

Sono motivi ispiratori del nostro Progetto Educativo:

  • i valori evangelici dell’amore di Dio per l’uomo e dell’uomo per i fratelli
  • la centralità della persona umana redenta da Cristo e da Lui continuamente chiamata a rispondere al progetto salvifico del Padre
  • l’attualizzazione della predilezione di Don Bosco per i giovani e la volontà di continuare il suo impegno di renderli “buoni cristiani e onesti cittadini” per mezzo di un’educazione preventiva.

Le caratteristiche della nostra scuola

Il criterio della preventività e l’integralità dell’educazione che intende perseguire impongono alle nostre Scuole dell’Infanzia di qualificarsi come:

scuola, cioè luogo di promozione integrale del bambino, di personalizzazione dell’apprendimento e della proposta educativa, di attenzione e cura per ogni alunno

scuola cattolica, cioè ambiente in cui, nell’insegnamento e nell’educazione, si fa esplicito riferimento alla concezione cristiana cattolica della realtà dell’uomo e della vita

scuola salesiana, cioè ambiente in cui si ripropone lo stile educativo e la spiritualità di San Giovanni Bosco e di Santa Maria Mazzarello

scuola aperta e libera, cioè ambiente che educa ai valori universali della libertà, dell’accoglienza e dell’apertura agli altri, anche “diversi”

scuola strutturata come comunità, cioè ambiente in cui si favoriscono i rapporti interpersonali, la solidarietà, l’amicizia e si sollecita la creatività in un clima  di gioia, di impegno e di fiducia

scuola popolare, per le famiglie a cui si rivolge, per il luogo in cui si colloca, per lo stile che adotta e soprattutto per l’attenzione ai più “poveri”

3. LA COMUNITA’ EDUCANTE

La sua struttura

Compongono le nostre Comunità Educanti:

  • la comunità religiosa
  • le docenti
  • i genitori
  • gli alunni
  • il personale direttivo della scuola
  • il personale non docente

Queste componenti della Comunità Educante sono unite tra loro da un Patto Educativo che le impegna nell’attuazione concorde e responsabile dell’unico Progetto Educativo.

I suoi compiti

Alla Comunità Educante sono affidati questi compiti:

  • promuovere il servizio educativo scolastico secondo le richieste del Progetto Educativo
  • curare l’attuazione e il funzionamento degli Organi Collegiali
  • condividere le esigenze educative della comunità religiosa portatrice del carisma di Don Bosco e Madre Mazzarello, fondato su ragione, religione e amorevolezza
  • coordinare il proprio lavoro con le altre espressioni ecclesiali a servizio dell’educazione, presenti sul territorio
  • collaborare con istituzioni civili e partecipare, quando possibile, alle iniziative educative per i bambini.

Il metodo

Lo stile che anima la Comunità Educante è caratterizzato da franchezza, collaborazione e volontà di ricerca del bene degli alunni attraverso un dialogo costante e la stima reciproca.

La Comunità persegue gli obiettivi del Progetto Educativo e li esprime nel vivere la propria specifica vocazione di religiose e laici, di docenti e genitori, di bambini.

4.  I RUOLI NELLA COMUNITA’ EDUCANTE

La comunità religiosa

La comunità religiosa è la prima responsabile del Progetto Educativo della scuola. Essa ne testimonia i valori, favorisce il dialogo e la collaborazione tra i membri della Comunità Educante e stimola la partecipazione di tutti all’attuazione e verifica del Progetto stesso.

Custode del carisma di San Giovanni Bosco e di Santa Maria Domenica Mazzarello, essa ne adatta le concretizzazioni alle esigenze dei tempi e del territorio.

All’interno di questa Comunità ha particolare rilievo la Coordinatrice didattica a cui compete l’animazione e l’organizzazione educativa-didattica delle Scuole dell’Infanzia “Ente Morale”.

I docenti

I Docenti, religiose e laici, sono inseriti a pieno titolo nell’impegno educativo della Scuola e sono i diretti animatori del processo educativo del bambino al quale collaborano con la trasmissione del sapere e il contributo della loro esperienza umana e pedagogica.

A ciascuno di loro la nostra Scuola dell’Infanzia chiede:

  • competenza educativa e didattica e anche di animazione;
  • conoscenza, condivisione e graduale assunzione, secondo la propria specifica competenza, del Progetto Educativo;
  • un’attività didattica aggiornata e attenta ai bisogni dei bambini;
  • la partecipazione attiva e responsabile agli incontri di programmazione, di verifica e di formazione;
  • coerente testimonianza di vita cristiana;
  • conoscenza e adesione allo stile educativo di don Bosco fondato su “ragione, religione e amorevolezza”.

I genitori

I genitori sono i primi e più diretti responsabili dell’educazione dei figli e i più stretti collaboratori dei docenti nella realizzazione della loro missione educativa.

Ad essi la nostra scuola chiede:

  • conoscenza e condivisione del Progetto Educativo
  • confronto e collaborazione responsabile coi docenti per l’unitarietà e la convergenza degli interventi educativi
  • partecipazione attiva e costante agli incontri, anche di tipo formativo, programmati dalla scuola
  • costruttiva presenza negli Organi Collegiali
  • cooperazione all’organizzazione e attuazione delle iniziative e alla vita della scuola

Gli allievi

Gli allievi sono i protagonisti primari del cammino formativo.

Ad essi la nostra suola chiede:

  • ascolto e accoglienza delle indicazioni della docente
  • inserimento sereno nella vita della sezione
  • maturazione nell’autonomia e nella relazione coi compagni
  • comportamenti spontanei e rispettosi di cose e persone

Il personale direttivo

La Coordinatrice didattica ha compiti di animazione che riguardano:

  • la costruzione dell’ambiente educativo
  • la programmazione educativa didattica
  • la cura dell’individualizzazione dell’apprendimento
  • la promozione della prassi partecipativa
  • la pianificazione della formazione dei genitori
  • Ha compiti di organizzazione relativamente:
  • alla proposta di nomina dei docenti alla direttrice della casa e al gestore
  • alla composizione delle sezioni e ai loro reciproci rapporti
  • alla predisposizione di norme didattiche generali
  • alla comunicazione scuola-famiglia

Ha pure compiti di vigilanza:

  • sul lavoro delle docenti
  • sull’ufficio di segreteria
  • sull’intero andamento disciplinare

Personale non docente

Il personale non docente provvede all’ordine,  al funzionamento dell’ambiente e ai servizi necessari all’organizzazione scolastica; può contribuire a creare il cima educativo della scuola e a rendere familiare e sereno l’ambiente, pertanto deve conoscerne il Progetto Educativo e condividerne i valori.

5.     LE STRUTTURE  DI PARTECIPAZIONE E

DI RESPONSABILITA’

Il consiglio di amministrazione

Il Consiglio d’Amministrazione è composto da sette membri: cinque membri eletti dall’Assemblea dei Soci, un membro proposto dal Consiglio Comunale e il Parroco come membro di diritto in perpetuo.

 Il Consiglio di Amministrazione  è presieduto dal Presidente o da chi ne fa le veci.

E’ sua competenza:

l’adozione del regolamento interno della scuola

l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze locali

i criteri generali relativi all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche

Il collegio docenti

Il Collegio Docenti è composto da tutti i docenti della scuola ed è presieduto dalla Coordinatrice Didattica, che ne è parte integrante.

Al Collegio Docenti compete la programmazione degli orientamenti educativi e didattici nei loro momenti di proposta, discussione, decisione, verifica

Il consiglio della scuola

Il Consiglio della Scuola è composto dai docenti e dai rappresentanti dei genitori; è presieduto dal Presidente e si riunisce con scadenza per lo più bimestrale.

Esplica funzioni di stimolo e di verifica nel campo delle problematiche e delle metodologie dell’educazione. Fatte salve le competenze del Collegio Docenti, interviene su quanto concerne l’organizzazione della vita della scuola e delle sue attività.

L’Assemblea dei genitori

L’Assemblea dei genitori può essere di sezione o di scuola.

Quella di sezione è costituita dai genitori  dei bambini della sezione ed è presieduta da una docente.

Ha compiti di discussione e verifica e/o dei problemi e delle iniziative della sezione. Può fare proposte da presentare al personale direttivo, finalizzate al miglioramento della vita della scuola.

Quella di scuola è costituita dai genitori dei bambini della scuola ed è presieduta dalla Coordinatrice Didattica.

Ha compiti di verifica e /o di riformulazione della programmazione per iniziative e problemi di ordine generale.

Assemblea dei soci

L’ Assemblea dei  soci è costituita dai soci dell’Ente Morale ed è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Ad essa compete l’approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo, previa

informazione circa l’Offerta Formativa e l’attività svolta dalla Scuola dell’Infanzia nell’anno scolastico.

6.  VALUTAZIONE

Oggetto

La  valutazione, che deve essere continua, ha per oggetto:

  • le esperienze educative attivate
  • la maturazione degli alunni
  • l’efficienza ed efficacia delle risorse umane e materiali
  • il raggiungimento degli obiettivi prefissati

Funzioni

La valutazione è strumento:

  • di discernimento e risignificazione della scuola
  • di attenzione alla domanda delle famiglie
  • di riprogettazione dei percorsi educativi
  • di riprogrammazione dei processi educativi-didattici
  • di ristrutturazione del modello comunitario di educazione.

Modalità e strumenti

Per rilevare la soddisfazione degli utenti (genitori e docenti), la nostra scuola si serve di questionari da compilare al termine dell’anno scolastico e delle osservazioni e sottolineature emerse nei colloqui scuola-famiglia, svolti nel corso dell’anno.

Ente Morale Scuola Materna

Via Diaz, 10  tel. 0331/880810

Via Giolitti, 19 Tel. 0331/881215

20022 Castano Primo

e – mail : Scuolamaterna.castano@gmail.com